Passione
Teatro |
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Un
arte potente, nel suo insieme di discipline e ritualità, che ci
accompagna e si evolve da 2500 anni: questo è il teatro, nelle
lontane origini un modo di dare corpo e voce al sacro, e allo
stesso tempo, educare e definire i rapporti sociali attraverso
la finzione.
Mai come in
questi tempi oscuri se ne è sentita la mancanza, mai come in
questo periodo sospeso, fatto di vuoti, distanze, relazioni
rarefatte, andava ripreso e riscoperto.
La magia della
sala o della piazza buia, la vicinanza degli altri, il silenzio
dell'attesa, le luci che si accendono, il sogno che prende
vita.
Si attende con
ansia, ogni volta, il sortilegio che si crea fra palcoscenico e
platea: un momento unico e irripetibile.
Il teatro, è
infatti, la sola forma artistica che si concretizza solo nel
tempo limitato della rappresentazione, nella portentosa
scintilla che scocca trattori e pubblico, un'interazione diversa
ogni volta, ma riproducibile, per lo meno, non con le identiche
caratteristiche.
Mai come in
questo momento storico, in cui sale e piazze sono rimaste
inesorabilmente vuote e buie, sarebbe d'aiuto frequentarle. Ma
il teatro ha un'altra peculiarità, si può realizzare ovunque.
Come sostiene, infatti il regista Peter Brook, basta uno
spazio vuoto qualsiasi e si può decidere che sia |
un
palcoscenico. Bastano un attore e uno spettatore. E il miracolo
è servito.
E ancora, il
teatro è scuola di vita.
L'etimologia
stessa della parola lo dice, deriva dal verbo greco Theòmai,
osservo, e proprio per questo è un'arma strepitosa per guardare
anche dentro se stessi. Un culto dello spirito e degli spiriti.
Sia che ci si avvicini al teatro come spettatori, sia, a maggior
ragione, che si scelga di affrontarlo da protagonisti.
Sarebbe
importante, bellissimo infatti, che il maggior numero di persone
frequentassero, almeno una volta, una scuola di recitazione, un
laboratorio teatrale, indipendentemente dalle scelte lavorative
che ognuno abbia in mente.
E' un'occasione
per mettersi in discussione,toccando corde nascoste della
personalità che magari non si sospettava di avere, facendo
fluire emozioni, sentimenti, fantasie, desideri, alimentando un
energia forte e liberatoria. Una sorta di seduta di gruppo,
capace di scatenare vere e proprie esplosioni creative. Fare
teatro, anche se amatoriale, significa fatica, sofferenza,
sudore, confronto, stare in mezzo agli altri, ma anche passione
infinita e gioia pura.
E' quello che
tutti dovrebbero sperimentare, in una società sempre più
fredda, automatizzata e chiusa in se stessa: riuscendo cosi ad
apprendere e padroneggiare gli strumenti indispensabili per
cogliere pienamente le sfumature e gli stimoli racchiusi
in uno spettacolo; |
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e ancora, ad
assaporare il piacere sottile del suono delle parole, la
musicalità dei testi, il fascino della gestualità, la
suggestione della scenografia.
Ma anche
un'occasione per leggere nelle pieghe della propria anima.
Per questi
motivi l'auspicio è che l'attività artistica - teatrale
continui e non si fermi. Che essa sia momento di incontro e di
avvicinamento. per questo il teatro va seguito, sostenuto e
amato.
Perchè alla
fine .... il teatro siamo noi... |
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